3830 recensioni a vostra disposizione!
   
 

IPOTESI DI COMPLOTTO
(THE CONSPIRACY THEORY)
Film con lo stesso punteggioFilm con lo stesso punteggioFilm con lo stesso punteggioFilm con lo stesso punteggio
  Stampa questa scheda Data della recensione: 6 novembre 1997
 
di Richard Donner, con Mel Gibson, Julia Roberts (Stati Uniti, 1997)
 
L'America adora i complotti; e Hollywood, da sempre, ha fatto della paranoia uno degli ingredienti preferiti dei suoi prodotti. Con risultati talvolta eccitanti, come nel fortunato TUTTI GLI UOMINI DEL PRESIDENTE di Alan Pakula; o addirittura indimenticabili, come nel fulgido NORTH BY NORTHWEST di Alfred Hitchcock.

Come paranoico, il frenetico Mel Gibson che impone all'ultimo film dell'autore di Arma LETALE un ritmo indubbiamente trascinante, ha poco da invidiare ai grandi malati di vittimismo dei bei tempi. Stile permettendo: che nel frattempo non è più esattamente quello dettato dal doppiopetto di Cary Grant.

Tassista di professione (con un occhio ai marciapiedi al neon del più celebre della sua corporazione, quello del TAXI DRIVER di Scorsese...), il nostro non si accontenta di invadere con la propria logorrea i suoi passeggeri raccontando che la NASA sta provocando terremoti per liquidare il Presidente. O di aver fatto parte dei commandos di stato in compagnia dell'attentatore di Reagan e dell'assassino di John Lennon. Ma rientra a casa passando per i tetti, disinserisce sistemi d'allarme e catenacci vari non solo dalla porta d'entrata ma persino da quella del frigo, mangia da una gamella pure quella sigillata; e stampa un giornalino inviato a cinque abbonati nel quale denuncia, ovviamente invano, tutta la sua serie di cospirazioni.

Trop c'est trop. come dicono i francesi. Fino a quando quella che non stenterebbe di certo ad aggiudicarsi il titolo di procuratore pubblico più seducente in circolazione essendo interpretata da Julia Roberts, incomincia a prenderlo un po' più sul serio. Non tanto perché il nostro gli racconta di un inquietante Dottor Jonas che regolarmente fa del suo meglio per decerebrarlo: quanto per il fatto che i soliti perversi casinisti che non si capisce mai bene se essere della CIA piuttosto che dell'FBI tentano di farli fuori ambedue.

Prima d'incominciare ad arrampicarsi sui muri peggio del proprio eroe, prima di disperdersi nelle mille piste di una sceneggiatura che si fa lambiccata e fumosa, indecisa se imboccare la strada del fantastico, della commedia o del suspense per decidersi alfine per quella più sbrigativa del thriller al servizio delle sue due star e di una piuttosto improbabile storia d'amore, CONSPIRACY THEORY lasciava intravedere ciò che avrebbe potuto essere.

Una riflessione sulle ragioni di un'ansietà - privata ma soprattutto pubblica - che governa una buona parte della società contemporanea: facendole comporre - da Lady Di a O.J. Simpson infinite variazioni sul tema.

Ma Richard Donner è regista troppo pragmatico (e pure efficace) per perdersi in quei preziosi meandri: e quella regia dell'ambiguità che rende il film stimolante nella sua prima parte (Bruce Willis che spia Julia Roberts con il cannocchiale; o tutta una serie di angolazioni "paranoiche" del taglio delle immagini) stempera troppo presto nelle formule più convenzionali.


   Il film in Internet (Google)

Per informazioni o commenti: info@films*TOGLIEREQUESTO*elezione.ch

 
Elenco in ordine


Ricerca






capolavoro


da vedere assolutamente


da vedere


da vedere eventualmente


da evitare

© Copyright Fabio Fumagalli 2024 
P NON DEFINITO  Modifica la scheda